Progetto di scuola alternativa a Sud Kivu, Congo

Dopo più di quarant’anni di impegno nel campo dell’educazione in Brasile, a settembre, in collaborazione con GLI AMICI DELLE MISSIONI DI CREMA con i quali abbiamo instaurato uno stretto rapporto di collaborazione ormai da anni e il GRUPPO MISSIONARIO DI CREMA abbiamo intrapreso un nuovo progetto di Educazione Alternativa per 30 bambini nella comunità di Kakulu, Sud-Kivu – Repubblica Democratica del Congo.

Il Gruppo di Treviglio, qualche anno fa, ci ha fatto conocere la dottoressa Colette Kitoga Habanawema, congolese di nascita, dopo essersi laureata in medicina all’Università Cattolica di Roma,
Colette riparte per il Congo, dove pratica la professione dando sempre priorità alle persone più bisognose. Nel 1995 partecipa alla fondazione del CENTRE MATER MISERICORDIAE un’associazione senza fini di lucro, si occupa di assistenza medica, prevenzione delle malattie trasmissibili sessualmente e soprattutto della psicoterapia e del reinserimento psicosociale delle vittime della guerra (orfani di entrambe i sessi, vedove e vedovi, donne sopravvissute alla sepoltura di persone vive, bambini soldato demilitarizzati, donne vittime di violenze sessuali, persone torturate, scampati dai numerosi massacri perpetrati nel Sud Kivu etc.).

Dopo essersi confrontata con alcuni membri dell’Associazione Amici del Brasile onlus (Crema) che, hanno visitato i progetti del Centro Mater Misericordiae Colette, pensa sia possibile proporre, riadattandolo alla realtà locale il progetto realizzato in Brasile. Non neghiamo che per noi è stato motivo di felicità ma anche di tanta preoccupazione, dobbiamo raccogliere la chiamata del Congo?

Nel Sud Kivu, attualmente le famiglie non hanno ne diritto all’assistenza sanitaria gratuita da parte del governo tanto meno il diritto all’istruzione, esistono scuole chiamate “pubbliche” che pretendono il pagamento di una retta trimestrale e l’acquisto di divisa e materiali fanno si che pochissimi i bambini che riescono a terminare gli studi e prendere un diploma. Le bambine in particolare, non riescono a terminare la scuola dell’obbligo e continuare con le superiori. La situazione economica delle famiglie è bassissima. Molte volte manca il necessario anche per l’alimentazione, per questo, non riescono a mandare i figli a scuola e quelli che riescono ad iscriverli finiscono col desistere perchè non hanno soldi per pagare le tasse scolastiche. Così, i bambini iniziano presto a lavorare in casa o fuori. Le bambine si sposano presto e fanno presto figli, aumentano così non solo la popolazione ma anche i problemi sociali. In Kamituga è in corso una campagna “per la scuola, contro il lavoro infantile e il matrimonio precoce”.

Ma la tragedia maggiore di questo conflitto non é l’analfabetismo o l’elevato numero di vedove e vedovi, ma il reclutamento nei gruppi armati di bambini vulnerabili e inocenti, obbligati ad essere parte attivia nei conflitti, come soltati, carne da macello o partners sessuali degli adulti. Tutto questo ha provocato gravi conseguenze psicologiche.

Siamo convinti comunque che un modo per aiutare le famiglie ad affrontare questa situazione sia attivare una scuola comunitaria nella comunità per dare la possibilità a queste persone (bambini e adulti) di imparare a leggere e scrivere e per i bambini assicurare la colazione ed pranzo in modo da sollevare le famiglie e migliorare la loro qualità di vita.

Per questo, abbiamo pensato di sostenere, fortificati dall’impegno preso anche dai nostri collaboratori di Crema e Treviglio, il progetto di EDUCAZIONE ALTERNATIVA gestito dal Centro Mater Misericordiae.

Questo progetto, come gli altri già in vita, verrà mantenuto negli anni con il sostegno a distanza, non del singolo bambino ma dell’intero progetto.

Questa nuova sfida in tempo di crisi, risulta ancora più ardua e difficile, ma non ci dobbiamo abbattere, le parole, ci sostengono le parole di Papa Francesco: “…il samaritano non è fuggito da Dio, il samaritano si è lasciato scrivere la vita da Dio…” e quelle ascoltate ieri all’udienza con le Associazioni della Focsiv, di cui facciamo parte, ci fortificano e ci danno coraggio nell’affrontare questa nuova esperienza affascinante ed entusiasmante. Il corso di studi durerà 4 anni, poi i ragazzi potranno, se ne avranno le possibilità superare una prova ed entrare al 5° anno della scuola statale.

Le lezioni funzionano così:

anno n.bambini mattina n.bambini mattina totale n.adulti sera
1° anno 30 30 30
2° anno 30 30 60 60
3° anno 60 30 90 60
4° anno 60 60 120 60

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